Per questo capire come affrontare di volta in volta i problemi legati all’accensione di un forno a gas può rivelarsi utile.
Abbiamo quindi deciso di raccogliere in una guida i suggerimenti migliori che vi aiuteranno nelle diverse situazioni.
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DIFFERENZA TRA FORNI VECCHI E FORNI MODERNI
I forni a gas solitamente funzionano grazie ad un bruciatore posto nella parte bassa. Questo ha lo scopo di trasmettere il calore all’interno del forno, e cuocere i cibi per irraggiamento, ciò vuol dire che il calore si propaga all’interno della camera e viene distribuito alle pareti o alla serpentina.
Quando il forno viene acceso, il bruciatore deve lavorare alla massima potenza raggiungere la temperatura desiderata ed infine stabilizzarsi, producendo il cosiddetto calore di mantenimento.
La differenza tra i vecchi forni a gas e quelli moderni sta soprattutto nel modo di accendersi.
Come accendere un forno a gas vecchio?
Quelli più datati ricevono il gas tramite l’apposito distributore interno, che si aziona quando viene premuta la manopola, e per avviare la fiamma è necessario agire manualmente utilizzando un accendino, un cerino, o in alcuni casi un pezzo di carta infuocato che va avvicinato all’ugello da cui fuoriesce il gas.
Tutto ciò può essere rischioso, anche perché nei vecchi forni non esiste un sistema di sicurezza che interrompe il flusso di gas quando la manopola viene rilasciata.
Come accendere un forno a gas moderno?
I forni più moderni invece sono dotati di un sistema elettrico che produce una scintilla, questa si aziona quando viene premuta la manopola che, reagendo con il gas immesso nella camera tramite un’ugello, produce la fiamma che serve a scaldare e cuocere i cibi.
Un sistema più sicuro rispetto ai vecchi forni, anche grazie al fatto che una volta che si lascia la manopola il gas smette di essere erogato, cosa che invece non avviene nei modelli più datati.
Alcuni dei modelli più moderni sono dotati anche di apposito timer, termostato o altri strumenti che possono essere regolati per accendersi e spegnersi solo quando necessario.
PROBLEMI FREQUENTI NELL’ACCENSIONE DI UN FORNO A GAS
In ogni caso i problemi più frequenti legati al funzionamento di un forno a gas sono legati a:
CONTAMINUTI – è un elemento che funziona tramite una manopola che regola il tempo di cottura, e che permette al forno di accendersi una volta che viene girata.
Questo dispositivo è utile per stabilire un tempo limite di cottura dei cibi, superato il quale il forno si spegne, in questa maniera si evita di bruciare ciò che stiamo cucinando.
Può succedere che questa manopola si rompa, impedendo al segnale di arrivare, oppure potrebbe stararsi, non facendo coincidere esattamente lo zero.
Se si presenta il primo caso, allora il problema è sicuramente di natura elettrica, e quindi è necessario contattare un professionista che se ne occupi.
Nel secondo caso invece si può intervenire anche autonomamente, smontando il pannello e sistemando manualmente la manopola in posizione corretta.
INTERRUTTORE – così come molti altri dispositivi elettrici, anche il forno ne possiede uno, in modo da poter essere spento o acceso in caso di necessità, può capitare quindi di premerlo accidentalmente spegnendolo.
La prima cosa da fare è assicurarsi che sia questo il problema, e successivamente premere il tasto per riaccenderlo.
Se invece non dovesse dipendere da questo, allora dobbiamo verificare che il guasto non sia dovuto alla presa di corrente difettosa.
Una volta effettuati tutti i controlli del caso proviamo ad inserire il cavo di alimentazione in altre prese, per assicurarci che il forno riparta.
Se così facendo ci accorgiamo che effettivamente il problema dipende dalla presa a cui era attaccato il forno in principio, allora sarà bene chiamare un tecnico per far risolvere il guasto.
È importante in ogni caso prestare la massima attenzione quando si esegue questo tipo di operazione, in quanto prima di poter accedere alla presa dovremo smontare il battiscopa, e successivamente rimuovere il forno.
COMMUTATORE – è un elemento importante per il buon funzionamento dell’apparecchio. Questo importante elemento serve a far passare la corrente e trasmetterla al forno, facendolo funzionare.
Se il commutatore dovesse bruciarsi, il forno non funzionerebbe, e bisognerebbe sostituire il pezzo se non addirittura cambiare tutto il macchinario.
Per verificare che il commutatore non sia guasto, la prima cosa da fare è individuarlo all’interno dell’elettrodomestico, e poi controllare che non vi sia della cenere.
Qualora dovesse essercene allora è bene contattare un tecnico, che provvederà a riparare il guasto.
TERMOSTATO – regola la temperatura del forno e, come visto in precedenza, serve anche ad azionarlo nel caso in cui questo debba essere regolato preventivamente.
Se il termostato fosse guasto, allora non ci sarebbe il passaggio della corrente, e quindi il forno potrebbe non funzionare.
È possibile in ogni caso intervenire autonomamente per risolvere il problema, oppure sostituire il pezzo danneggiato. Questo non comporterebbe una spesa eccessiva.
TERMOSTATO DI SICUREZZA – è un altro elemento importante per il buon funzionamento del forno, ma al contrario del termostato, è più difficile da raggiungere e controllare.
È posto infatti nella parte posteriore del forno, e per ispezionarlo è necessario smontare il pannello che lo copre. Nel caso non si voglia rischiare di combinare un guaio, allora la cosa migliore è rivolgersi ad uno specialista, che possa in maniera veloce e professionale sostituire il pezzo danneggiato.
CABLAGGIO – è in sostanza la rete di fili elettrici, resistenze e collegamenti che permette il funzionamento del forno. Per verificare che tutto il sistema lavori al meglio, è possibile ricorrere ad un tester, per controllare il passaggio della corrente.
È un’operazione delicata, che andrebbe eseguita solamente se si ha un minimo di dimestichezza in questo genere di lavori, altrimenti vale lo stesso consiglio dato in precedenza.
Meglio rivolgersi ad un tecnico specializzato che possa risolvere il problema con la giusta esperienza e gli strumenti adeguati.
Un altro problema che può insorgere è quello del forno che si accende ma non scalda a sufficienza. Solitamente questo tipo di guasti può riguardare uno degli elementi citati poco fa, ma senza l’adeguata attrezzatura ed esperienza potrebbe risultare davvero complesso individuare quale possa essere la causa.
Prima di sostituire l’elettrodomestico è meglio affidarsi ad uno specialista, e solo di seguito decidere cosa fare.
COME CAPIRE LA TEMPERATURA DEL FORNO A GAS
Di norma sia i forni elettrici che quelli a gas sono dotati di un termostato, o un display, attraverso il quale è possibile regolare la temperatura di cottura desiderata, e mantenerla per tutto il tempo della cottura.
Nei modelli più economici questa funzione è lasciata ad una semplice manopola, con la quale si imposta una temperatura massima e una minima, oltre a diverse altre gradazioni intermedie.
In altri modelli invece è presente una manopola con una numerazione che va da 0 a 9, e a cui corrisponde solitamente una certa temperatura. Le corrispondenze tra numeri e temperature viene riportata sul libretto di istruzioni, ma se questo dovesse mancare è possibile comunque capire quanto calore passa all’interno del forno osservando il termometro, spesso agganciato al vetro dello sportello e ben visibile dall’interno.
COME SI USA IL FORNO A GAS
Il forno a gas è dotato di un bruciatore, che può raggiungere temperature elevate e può essere regolato, tramite apposita manopola, per cuocere diverse tipologie di alimenti.
Questo è sicuramente un vantaggio, ma in altri casi può tramutarsi in uno svantaggio non da poco. Infatti l’alternanza di livelli di temperatura che raggiunge il bruciatore, spesso e volentieri provoca delle difficoltà nella corretta cottura dei cibi.
Non è insolito trovare parti più bruciate rispetto ad altre, e cibi per lo più secchi e privi della giusta umidità, che li rende succosi e gustosi.
Il forno a gas è ideale per cuocere alimenti come pizza o simili, in quanto richiedono una temperatura di cottura di 220°.
Prima di infornare qualsiasi alimento però, è preferibile accendere il forno ed aspettare almeno 15-20 minuti fino a quando il bruciatore non passa alla fiamma di mantenimento, cioè quando la temperatura si abbassa quel tanto per mantenere l’interno del forno caldo e adatto alla cottura.
Le pietanze di norma vanno poste a mezza altezza, lontane dalla fiamma, in modo che il calore possa raggiungere tutte le parti e la cottura avvenire in maniera uniforme.
Se la fiamma risulta troppa alta, allora è bene abbassare la temperatura.
QUANTO CONSUMA IL FORNO A GAS
I forni a gas hanno di media dei costi di acquisto più elevati di quelli elettrici, ma sono anche più economici dal punto di vista dei consumi rispetto a questi ultimi.
Difatti il costo della materia gas è più basso se confrontato a quello dell’energia elettrica.
Ma c’è da dire però che i forni elettrici hanno il vantaggio di mantenere una temperatura di cottura costante, e superata la prima ora di riscaldamento, in cui il forno lavora alla massima potenza, questa diminuisce per mantenere la temperatura costante fino alla fine della cottura.
La scelta dell’uno o dell’altro tipo di forno è da considerarsi prevalentemente in base al periodo di utilizzo e al tipo di alimenti che si devono preparare.
COME SI CUOCE LA PIZZA NEL FORNO A GAS
Per cuocere la pizza nel forno di casa il procedimento è molto semplice.
Bisognerà prima di tutto pre riscaldare il forno alla temperatura massima, è consigliabile 250° ma molto spesso i forni di casa non raggiungono mai una temperatura di 220-230°.

Dopodiché andrà inserita la teglia con la pizza nel ripiano più basso del forno.
Dopo circa 4-5 minuti bisognerà verificare che il fondo della pizza sia ben dorato, quindi andrà trasferita al ripiano superiore per completare la cottura.
In questo passaggio è necessario abbassare la temperatura e portarla a 200°, in modo che la pasta e gli ingredienti non si secchino troppo o peggio ancora si brucino.
Verifichiamo di tanto in tanto che l’impasto si cuocia bene infilzando il bordo con uno stecchino. Una volta controllato che tutto sia pronto e che gli ingredienti siano cotti a dovere, allora potremo tirar fuori la nostra pizza e servirla in tavola.
Se abbiamo necessità di cuocere più di una pizza, allora l’ideale è quello di cominciare con l’inserire la prima, mettendola nel ripiano più basso, per poi trasferirla dopo qualche minuto in quello superiore lasciando spazio alla seconda pizza.
Sarà necessario controllare spesso affinché non si bruci nulla.
Il livello di cottura della pizza dipende molto dai nostri gusti, potremo lasciarla cuocere di più assumendo quella piacevole croccantezza, oppure toglierla prima e mantenerla più morbida.
Articolo ispirato dal seguente video
Il * forno a gas * come accendere correttamente! *Tutorial di Gastronomia Casereccia*